GIUSEPPE CHIARI


GIUSEPPE CHIARI

.GIUSEPPE CHIARI.

Giuseppe Chiari nasce a Firenze nel 1926. Dopo gli studi di ingegneria, nel 1947 inizia a dedicarsi all'attività musicale, prediligendo il pianoforte. Compone dal 1950, formulando dagli anni sessanta un'idea di musica unita al comportamento con azioni volte a mettere in discussione il sistema istituzionale dell'arte. Nel 1961 fonda insieme al compositore Pietro Grossi l'associazione Vita Musicale Contemporanea. Con Sylvano Bussotti coordina la mostra itinerante “Musica e Segno”, inaugurata per la prima volta nel 1962 presso la Galleria Numero di Roma. Nello stesso anno entra a far parte del gruppo internazionale e interdisciplinare Fluxus e invia al Festival Fluxus di Wiesbaden alcune partiture dal titolo Gesti sul piano, accompagnate da istruzioni per l'esecuzione da distribuire al pubblico. Nel 1963 viene eseguito a New York il suo lavoro Teatrino all'interno di una serie di concerti organizzati da Charlotte Moorman e Nam June Paik. Successivamente partecipa anche al Gruppo 70, fondato a Firenze dai poeti visivi Eugenio Miccini e Lamberto Pignotti, al quale aderiranno anche Mirella Bentivoglio, Emilio Isgrò, Lucia Marcucci, Ketty La Rocca, Luciano Ori, Michele Perfetti e Sarenco . Nel 1969 pubblica con le Edizioni Lerici di Roma il libro "Musica senza contrappunto". Nel 1973 è la volta di Musica madre edito da Prearo, una sorta di dichiarazioni d'intenti per un'arte totale in cui musica e arti visive si intrecciano. Chiari si dedica infatti a differenti pratiche artistiche: interviene su spartiti e strumenti musicali con il colore e applicazioni, elabora enunciati concettuali riguardanti l'arte e la musica, è autore di performance documentate da libri e video in cui sostiene un'interazione tra musica, gesto, linguaggio e immagine. Muore a Firenze nel maggio del 2007.