ROBERTO MALQUORI


ROBERTO MALQUORI

.ROBERTO MALQUORI.

Castelfiorentino, 1929


Nel 1963 a Firenze è attivo il Gruppo 70, movimento che teorizza un’arte tecnologica che ha come attributi l’autoironia e l’autocritica e a cui interessa contaminarsi con discipline diverse: poesia, sociologia, fotografia, teatro e altro ancora. Malquori vi aderisce partecipando a diverse mostre ed eventi.

Dopo la sua prima mostra personale, nell’aprile del 1964 alla Galleria L’Indiano di Firenze, Malquori visita la Biennale di Venezia dove ha modo di verificare che il proprio lavoro è in sintonia con le opere di Robert Rauschenberg e Jasper Johns esponenti di primo piano della Pop Art americana.

Nel 1965 partecipa al Bauhaus Situazioniste movimento che Jørgen Nash fonda dopo la separazione dal movimento Internazionale Situazionista teorizzato da Guy Debord. Il Situazionismo si propone di creare situazioni in cui gli individui possano divenire partecipanti consapevoli della vita e non osservatori passivi dello spettacolo che ci viene proposto dai mass media: questo è uno degli obiettivi dell’opera di Malquori obiettivo che persegue con fedeltà negli anni partecipando costantemente all’attività del gruppo svedese; risale infatti al 2001 la sua ultima esposizione alla Drakabygget a Goteborg.

Nel 1969 è tra gli artisti che sostengono l’attività del Centro Tèchne fondato da Eugenio Miccini. Malquori avvalendosi di rotocalchi e di quanto la pubblicistica dei consumi offre giorno per giorno, con un’originale tecnica di trasporto degli inchiostri tipografici, compone delle nuove immagini affollate di visi, figure, richiami, scritte, svincolandole dal loro contesto originario e dotandole di nuovi significati.

Nel 2007 espone alla Galleria D’arte Aurelio Stefanini una selezione dei suoi lavori degli anni sessanta con una presentazione in catalogo di Walter Guadagnini, a cui fa seguito nel 2008 un’altra mostra di lavori recenti dedicata al cinema, con una presentazione in catalogo di Flaminio Gualdoni, Jean Sellem e Raffaele Simongini.

Nel febbraio/marzo 2010 l’Istituto Italiano di Cultura promuove una sua mostra alla Galleria Civica di Bratislava con la pubblicazione di un catalogo con la presentazione di Teresa Triscari. La stessa mostra, dedicata ad opere degli anni 60’, è esposta tra maggio e giugno presso la Galleria di Arte della Città di Žilina.