Guardare raccontare pensare conservare: quattro percorsi del libro d'artista dagli anni '60 ad oggi - Moeglin-Delcroix Anne, Dematteis Liliana, Maffei Giorgio, Rimmaudo Annalisa


Guardare raccontare pensare conservare: quattro percorsi del libro d'artista dagli anni '60 ad oggi

Moeglin-Delcroix Anne, Dematteis Liliana, Maffei Giorgio, Rimmaudo Annalisa

Edizioni Corraini, Mantova

2004

Catalogo della mostra svoltasi a Mantova, Casa del Mantegna, dal 7 settembre al 28 novembre 2004. 'L'ambizione di questa mostra e' certamente smisurata: rendere conto dei principali aspetti della produzione di libri d'artista, nel mondo, dalle origini ai giorni nostri. Per superare la difficolta' e strutturare il panorama, la mostra tenta di rispondere a una domanda precisa: il libro, per mostrare o dire cosa? In altri termini: per quali motivi artistici intrinseci un artista sceglie di realizzare il suo progetto in un libro? E' per questo motivo che il percorso non e' ne' storico ne' monografico: non si tratta di fare la storia del libro d'artista (benche' se ne ritrovino i grandi momenti, ma senza rispetto della cronologia), ne' quella delle sue figure maggiori. Una storia simile, possibile per gli anni '60 e '70, non lo e' piu' cosi' facilmente a partire dagli anni '80, nella misura in cui la creazione artistica non si organizza piu' in movimenti identificabili e in cui, inoltre, la produzione e' notevolmente aumentata, nel bene e nel male. Si tratta quindi, piu' modestamente, di cogliere i principali usi del libro e di tentare di mostrare attraverso dei documenti in che modo il libro, per l'artista, e' un mezzo usato a determinati fini privilegiati: guardare, raccontare, pensare, conservare. Queste quattro funzionalita' del libro sono incredibilmente costanti fin dalle origini del libro d'artista, qualunque sia la singolarita' dei progetti artistici e malgrado il cambiamenti di contesto storico e ideologico (dalla fine della credenza utopica al ruolo emancipatore dell'arte) e artistico (ritorno all'oggetto) che separa la generazione dei pionieri, quella degli anni Sessanta e Settanta e quella degli eredi. E' il motivo per cui la mostra fa di tutto per sottolineare la continuita'. L'ipotesi sottostante e' evidentemente che la spiegazione di queste continuita' si trovi nel mezzo del libro stesso, la cui struttura materiale, ma anche la storia, favorisce alcuni usi che gli sono, piu' di altri appropriati. [...] La mostra, divisa in quattro sezioni ognuna curata da un responsabile vede: la sezione GUARDARE dedicata ai libri che non sono destinati alla lettura, e le cui forme, colori, temi, si rivolgono innanzitutto alla visione, secondo modalita' opposte, andando dal piu' austero al piu' sensuale, dal piu' astratto al piu' realista; RACCONTARE esplora la diversita' delle relazioni tra il libro e i diversi modi di raccontare storie, i cui modelli sono naturamente presi a prestito dai diversi generi letterari, ma anche dall'immagine animata; PENSARE include l'arte cncettuale, senza tuttavia limitarvisi: pensare, e' anche criticare la societa' e immaginare un altro mondo: significa anche riflettere sul mezzo del libro; CONSERVARE illustra le affinita' strette tra illibro e la collezione, il libro e la memoria, e mostra anche come il libro d'artista si sia imposto come un mezzo privilegiato per la conservazione delle tracce delle numerose opere effimere nate contemporaneamente ad esso. Le quattro sezioni della mostra propongono cosi' quattro grandi itinerari nella fitta foresta del libro d'artista. Ma esistono molti altri cammini secolari, meno frequentati, che spetta a ognuno di noi scoprire'. ( Dall'introduzione di Anne Moeglin-Delcroix, pp. 23-24). [pp. 320 - 24 x 17 cm)